Il piacere della lettura

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foto realizzata da Camilla

mercoledì 20 febbraio 2013

A tu per tu con uno scrittore: Francesco D'adamo

Come hai trovato l'incontro che abbiamo avuto con Franceso D'adamo?
Quali riflessioni ti ha suscitato?
Quali argomenti hai trovato più interessanti?
lascia un tuo commento. Mi raccomando: firmalo! :)
prof.

25 commenti:

  1. Ho trovato l'incontro interessante perchè mi piacciono i libri che parlano di vita vera.
    Ho pensato che sono molto fortunato perchè vivo in un paese nel quale i bambini vanno a scuola e non sono obbligati a lavorare.
    Mi ha stupito molto che per scrivere un libro ci voglia cosi tanto tempo e prove.
    Ma soprattutto quando ha detto che dopo circa 7 anni che scrive libri si diverta ancora come un "matto".

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  2. L'incontro con lo scrittore Francesco D'adamo mi è piaciuto molto perchè mi ha fatto ragionare sull'ipocrisia delle nostre azioni.Parliamo tanto degli ideali di giustizia ma alla fine tutto rimane solo teoria e non so quando potremo passare alla pratica,tuttavia ritengo di essere fortunato,perchè vivo in un paese democratico dove posso andare a scuola e avere libertà di parola.Spero solo che in un futuro abbastanza lontano anche i bambini pakistani potranno contare sul proprio paese come io ora conto sul mio.

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  3. L'incronto con lo scrittore D'adamo è stato molto interessante perchè con lui mi sono reso conto che sono un ragazzo molto fortunato perchè sono "libero": ho la libertà di scegliere le mie opportunità di vita e anche di andare a scuola e imparare. Penso che lo sfruttamento minorile sia un atto sgradevole nei confronti dei bambini. Disprezzo le persone che fanno lavorare i ragazzi perchè non è giusto che debbano lavorare otto ore e ricevere (come nel caso di Iqbal) una rupia al giorno.

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  4. L'incontro con lo scrittore Francesco D'adamo è stato abbastanza interessante. Questo scrittore è una persona molto colta. Con lui abbiamo affrontato un tema molto difficile, quello dello sfruttamento minorile. Questo scrittore ha pubblicato un libro riguardo allo sfruttamento minorile intitolato "la storia di Iqbal", questo libro ha venduto moltissime copie e tutt'ora è popolare in tutto il mondo. Mi ha fatto riflettere su quanto sono fortunato a vivere in un paese dov'è presente la repubblica democratica. Ma il messaggio che secondo me Francesco D'adamo ci voleva trasmettere è che pure noi con piccoli gesti possiamo combattere lo sfruttamento minorile, ad esempio non comprare vestiti o scarpe da aziende che usano i bambini come macchine da lavoro, però azioni di protesta di questo genere non verranno mai messe in atto perchè ormai si pensa solo a cosa va di moda...



    Francesco Be

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  5. l'incontro con lo scrittore francesco d'adamo per me è stato molto interessante.
    con lui abbiamo parlato di un libro in particolare "la storia di iqbal",una storia che parlava dello sfruttamento minorile.
    dopo aver letto quel libro ho capito che sono un ragazzo molto fortunato ad avere una famiglia,una casa ed essere in un paese dove c'è la repubblica democratica.
    il libro ha avuto un grandissimo successo,infatti ha venduto un'infinità di copie e ne venderà almeno altre 1000.

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  6. Cari ragazzi, rimango un po' stupita dai vostri commenti: ripetete tutti le stesse cose. D'Adamo ha parlato per un'ora e mezza, possibile che l'unica cosa che riuscite a dire è che siete fortunati? Vi ho chiesto di scrivere una quindicina di righe a testa, vi invito quindi a essere molto più articolati, analitici, interessanti.
    Il blog è un luogo in cui condividere la conoscenza, e partecipare richiede tempo e pensiero. Forza!
    Prof

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  7. sono rimasto sbigottito quando Francesco D'Adamo ha detto che per scrivere un libro ci vuole una anno e mezzo perché a me sembra troppo. Non dico che sa facile scrivere un libro anzi è molto difficile soprattutto se parliamo di Iqbal, un tema serio che riguarda lo sfruttamento minorile. Infatti non si può scrivere come si vuole sullo sfruttamento minorile, ci vuole una ricerca anche approfondita su questo argomento e informarsi parlando a persone che hanno realmente vissuto in Pakistan per sapere di più sulla vita dei Pakistani. Non nego nulla di tutto questo ma mi sembra troppo per scrivere un libro che ha 150 pagine. Poi mi è sembrato che si vantasse un po' nel dire l'importanza del libro per l'umanità o semplicemente per la fama del libro nel mondo. Ma a me è piaciuto molto. Di solito non amo le storie vere da leggere ma questa volta ho fatto un'eccezione perchè questo libro mi è piaciuto tantissimo.

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  8. Secondo me lo scrittore Francesco D'Adamo è una persona colta e interessante. Fare lo scrittore, secondo me, è un lavoro molto difficile ma Francesco D'Adamo è uno scrittore in gamba. L'incontro con l'autore di "Storia di Iqbal" è stato molto interessante. Però avrei preferito una conferenza anziché dare la parola ai ragazzi.
    Incontrarlo mi ha fatto sembrare una persona più consapevole nel mondo della letteratura infatti, con carta e penna ho preso appunti sul mio quaderno in modo tale da poter applicare nei miei testi le sue dritte. Non so come riesca a scrivere libri che ti coinvolgono ma vorrei saperlo questo trucco. Prendiamo "Storia di Iqbal" che a mio parere è un libro che coinvolge e che ti fa immedesimare nei personaggi. Questo è un libro! Affronta un tema molto serio, lo sfruttamento minorile."Storia di Iqbal" è un libro che ci fa ragionare molto sullo sfruttamento minorile che si può combattere ma è difficile.
    Essere tristi non vuol dire non avere un qualcosa che ti piace come un videogioco appena uscito ma, secondo me, la vera tristezza è di lavorare come schiavi in una fabbrica oppure di non possedere la dignità. Io spero che i bambini pakistani riescano ad uscire da questa situazione di povertà e di ribellarsi come fece Iqbal!




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  9. L'incontro con Francesco D'adamo è stato interessante quando ha parlato della sua vita da scrittore e ci ha raccontato dei suoi libri e generi preferiti.
    Io in questo libro ho ammirato molto il gesto di Iqbal che ha avuto il coraggio di denunciare lo sfruttamento minorile; però ha dovuto pagare con la vita. In tali situazioni il silenzio diventa complicità: cioè se non si denunciano coloro che commettono le ingiustizie, non si contribuisce a fare trionfare il bene e la giustizia.
    Io sono molto contento di aver incontrato lo scrittore D'adamo perchè mi ha fatto capire quanto è difficile la vita per quei bambini;quindi mi ha fatto imparare che bisogna combattere contro tutte le persone che sfruttano i bambini

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  10. Ho trovato l'incontro con D'Adamo molto interessante perché secondo me è importante che la gente sappia ciò che accade a quei bambini che vengono sfruttati facendogli fare lavori per niente adatti alla loro età e con una ricompensa piccolissima. Mi è piaciuta molto la parte in cui ci ha spiegato come si scrive un libro e anche se mi è sembrato un po troppo il tempo che ci ha impiegato ho capito che sicuramente per parlare di un argomento come quello dello sfruttamento bisogna trovare molte informazioni, una storia che rispecchi l'argomento e un modo di raccontare che faccia venire voglia di continuare a leggere il libro e credo che siano queste le cose che hanno richiesto più tempo.

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  11. L'incontro con lo scrittore Francesco D'adamo è stato molto interessante, perché ci ha parlato di come si scrive un libro e dell'importanza del tempo che serve per fargli prendere forma. Oltre a questo ci ha parlato del lavoro minorile.Dal mio punto di vista è un'ingiustizia che dei bambini della nostra età non possano andare a scuola e che al posto di giocare debbano stare davanti ad un telaio a lavorare tutto il giorno per guadagnare in tutto una sola rupia. Purtroppo questa mafia non si può fermare se prima non si sconfigge la paura che alberga nei cuori dei famigliari dei bambini coinvolti.

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  12. Secondo me l'incontro con lo scrittore D'andamo è stato interessante perchè spiegava la vita di uno scrittore professionista e è staro interessante anche discutere di un' argomento reale e attuale.
    Anche se si può combattere lo sfruttamento monorile tutti dicono di combatterlo ma dopo qualche ora non ci pensano nemmeno più e intanto in un'altra parte del mondo qualche bambino della nostra età sta morendo o è attaccato a un telaio...
    Matteo

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  13. L' incontro con lo scrittore d' adamo è stato abbastanza interessante perchè ha parlato di temi molto interessanti come la storia di Iqbal.
    Ho pensato di essere molto fortunato perchè vivo in un paese in cui non c' è lo sfruttamento minorile e non si vive in condizioni brutali come in Pakistan.
    Mi è interessato anche quando ha spiegato come si fa a scrivere e quanto tempo ci vuole per scrivere un romanzo.
    Mi sarebbe piaciuto se ci fosse stato più tempo per le domande.


    MATTIA

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  14. L'incontro con lo scrittore Francesco D'adamo mi è piaciuto molto,sia dal fatto che D'adamo è una persona molto colta che si sa spiegare in maniera opportuna, sia per il fatto che io già leggendo il libro "Storia di Iqbal" mi sono resa conto della gravità dello sfruttamento minorile. Ho sempre stimato D'adamo per aver scelto una storia di questo genere, vera e purtroppo ancora esistente. Una delle cose che mi sono piaciute di questo incontro è stata che lo scrittore abbia parlato e confidato le sue tecniche preferite che ha usato nello scrivere il libro. Bello anche il momento in cui noi ragazzi facevamo le domande e in cui lui in modo spiritoso ci rispondeva.
    Una cosa che condivido è il tema dell' ipocresia, ovvero il fatto che noi che viviamo in un paese dove la libertà di scegliere è concessa, parliamo tanto dell' ingiustizia che stanno ancora vivendo alcuni bambini e ragazzi, però alla fine nessuno passa ai fatti.
    Apparte questo penso che l' incontro con lo scrittore non sia stata una cosa monotona e ripetitiva ma al contrario una cosa molto interessante :)

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  15. L'incontro con lo scrittore Francesco D'Adamo è stato interessante perché mi ha fatto conoscere una realtà del mondo che ancora ignoravo leggendo il suo libro "La storia di Iqbal".
    Sono rimasta stupita quando ho scoperto che nel mondo ci sono 250 milioni di bambini che lavorano e che vengono sfruttati. Questo fatto è molto triste e mi ha fatto pensare.
    Francesco D'Adamo ci ha anche raccontato come si scrive un libro. per me quel momento è stato il più affascinante. Non avrei mai immaginato che per scrivere un libro ci sarebbe voluto 1 anno, ma poi in effetti è vero. Ci ha spiegato che prima di scrivere bisogna immaginarsi un po' l'argomento del libro, approfondirlo, anche con l'aiuto di internet e poi si fanno molte prove, infatti quello che si scrive la prima volta non è detto che sia corretto. Per capirlo, dopo qualche giorno, va riletto e magari migliorato.
    Giulia D.

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  16. Io sfortunamente all'incontro con Francesco D'Adamo no c'ero per via della febbre, comuncue io il libro "La storia di Iqbal" l'ho letto e mi ha fatto capire molte cose sulla vita delle persone degli altri paesi del mondo. Queste cose secondo me sono molto brutte e indegne di essere fatte a un altra persona che è identica a te, nè superiore nè inferiore. Lo sfruttamento minorile comunque finchè non decidiamo di intervenire tutti, senza alcun timore, resterà per sempre nel nostro pianeta, è un pò come la mafia se non ci proviamo tutti a distruggerla troverà sempre qualcuno per difendersi o da ricattare. Finchè questa gente indegna di vivere non avrà paura di agire o che qualcuno li veda, non smetterà mai di agire. La maggior parte delle persone crede che sia una cosa ingiusta che questa gente possa manipolarci così, ma non agisce mai. Secondo me anche solo far ragionare qualcuno che prende in giro un altro, è un atto contro il male. Tornando al libro, è stato per me uno dei libri con maggior significato e insegnamento che io abbia mai letto. Anche il modo di scrivere e la struttura del libro erano molto belli, e questo vuol dire che lo scrittore prima di scriverlo ha studiato molto sul caso di Iqbal e sullo sfruttamento minorile.

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  17. Io all'incontro per sfortuna non ero presente per colpa della malattia, ma ho comunque letto il libro.
    L'ho trovato un argomento veramente molto interessante poiché tratta di fatti accaduti realmente e che per sfortuna continuano ad accadere.
    Trovo che lo sfruttamento minorile sia una cosa orribile e che i bambini debbano essere tutelati maggiormente da queste ingiustizie.
    Però trovo che tutti siano ipocriti, perché se è vero che tutti trovano lo sfruttamento minorile una cosa così ingiusta ci sarebbero già dovuti essere degli aiuti più sostanziosi.
    Secondo me lo scrittore Francesco D'Adamo ha fatto molto bene a scrivere questo libro perché la gente non conosce queste situazioni orribili e quindi si dovrebbe aumentare la sensibilità delle persone; infatti come scritto sul libro, e cosa che io non avrei mai immaginato, le famiglie pakistane si indebitano in rupie per il valore di circa 26 dollari e per sdebitarsi un bambino lavora per più di 10 anni.
    Per un italiano qualsiasi 26 dollari non sono nulla e si potrebbero aiutare sensibilmente i bambini, ma nessuno è a conoscenza di quello che succede in Pakistan.

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  18. L incontro con lo scrittore Francesco D’Adamo mi è interessato abbastanza perche ha parlato di argomenti attuali che pero sono spesso trascurati come lo sfruttamento minorile in Pakistan. Per scrivere “la storia di Iqbal” D’Adamo si è documentato molto sia su Internet, sia sui libri e riviste, e, anche se non è mai stato in Pakistan è riuscito a raccontare una storia vera mettendo a conoscenza tutti i lettori della “mafia dei tappeti”.Grazie a questo incontro ho scoperto che anche industrie internazionali come la “Nike” sfruttano bambini per tessere scarpe e magliette… Quando però siamo arrivati al punto di decidere come combattere questo fenomeno non tutti sono stati d’accordo a rinunciare a comprare questa marca così conosciuta e di moda. Oltre a questo argomento D’Adamo ci ha spiegato come si scrive un libro e una cosa che mi ha colpito molto è che per scrivere un buon romanzo bisogna leggere molto e di tutto. Infatti lo scrittore ci ha raccontato che lui è un lettore pasticcione ed è proprio per questo che è uno bravo autore.

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  19. L'incontro con lo scrittore Francesco d'adamo mi ha interessato molto perchè abbiamo discusso dello sfruttamento minorile e della mafia dei tappeti in Pakistan. Per scrivere questo libro d'adamo si è informato e facendolo ha scoperto che industrie famose come la nike sfrutta i bambini. Quando lo scrittore ha detto che ci sono ancora 250 milioni bambini che vengono sfruttati sono rimasta molto stupita e mi ha fatto pensare. Ho pensato anche all'ipocrisia, le persone anche volendo sconfiggere lo sfruttamento non si impegnano abbastanza e si auto "contraddicono". Penso di essere molto fortunata perchè vivo in un paese con realtà diverse.Parlando del libro, lo ho trovato molto interessante e con un grande significato.
    blanca

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  20. L'incontro con Francesco D'adamo mi è piaciuto molto perchè ha parlato di un argomento molto importante: lo sfruttamento minorile. Mi sono impressionato quando ha detto che 250 milioni di bambini sono sfruttati. A me ha colpito la sua passione per i libri e per scriverli.
    Francesco D'adamo è sicuramente uno dei miei scrittori preferiti perchè i temi che tratta mi interessano molto per capire le realtà diverse dalla nostra.

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  21. Quello sopra è mio

    Gianluca Cagnato

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  22. L'incontro con lo scrittore Francesco D'adamo mi è piaciuto molto, non si può non essere affascinati e curiosi quando si parla di un argomento così importante e interessante come lo sfruttamento minorile o ad ascoltare i veri segreti di uno scrittore.Ho notato che D'adamo tratti prevalentemente nei suoi libri argomenti come l'attualità che mi fa capire in che situazione è il mondo.

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  23. Mi è piaciuto l'incontro con Francesco D'adamo, e penso che lo scrittore sia un uomo intelligente e colto, e che abbia trovato il modo di comunicare in modo interessante il tema dello sfruttamento minorile.
    Ma soprattutto ho apprezzato il fatto che si sia reso conto che in questo periodo è importante raccontare la verità su quello che sta accadendo non solo in Italia ma in tutto il mondo, e la storia di Iqbal è libro magnifico e a tratti commuovente che esprime tutte le emozioni provate in prima persona dai nostri coetanei in Pakistan.
    Ho trovato interessanti anche le sue tecniche per scrivere anche se credo che un anno e mezzo per un libro mi sembra tanto.
    Ci ha anche dato dei buoni e utili consigli per scrivere un bel tema.
    Ringrazio lo scrittore per averci aperto gli occhi su un argomento così importante come lo sfruttamento minorile e spero di poter ripetere un incontro come questo in futuro.

    Cami

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  24. l'incontro con lo scrittore Francesco D'Adamo è stato molto interessante ma soprattutto mi ha fatto riflettere su certe cose che di solito do per scontato come lo sfruttamento minorile in Pakistan nel caso di Iqbal ma come in molti altri paesi perchè nel mondo vengono sfuttati piu' di 250 milioni di bambini e credo che sia ingiusto perche' i bambini da piccoli devono andare a scuola; mi è piaciuta anche la parte dove lo scrittore ci ha raccontato i vari stili per scrivere un libro e mi ha colpito molto quando ha detto che per scrivere un libro ci vuole un anno e mezzo.
    Io mi ritengo una ragazzina fortunata perchè vivo in un paese dove non si sfruttano i bambini per i lavori piu' pesanti e si va a scuola fin da quando si è piccoli .

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  25. L'incontro con Francesco D'Adamo è stato molto interessante. Secondo me anche solo conoscere uno dei miei scrittori preferiti è stata una cosa fantastica.
    D'Adamo mi piace perchè scrivendo mi trasmette tutte le emozioni che i protagonisti dei suoi libri provano.
    Parlandone mi ha fatto notare inoltre che il mio carattere polemico è leggermente simile a quello di Iqbal, protagonista di "Storia di Iqbal", e che forse non è del tutto un fattore negativo come pensavo.
    Sono stata fortemente colpita quando ci ha raccontato il caso della Nike, grande azienda che sfrutta i bambini come la mafia dei tappeti, e che malgrado fosse stata denunciata, gran parte della popolazione indossa ancora quel marchio.

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